Le sarde a beccafico rappresentano un piatto povero ma molto gustoso della tradizione siciliana, con qualche variante da una città all’altra. Questa è la maniera in cui le sarde a beccafico vengono preparate nella mia famiglia e possono essere presentate come antipasto o come secondo piatto se non addirittura come piatto unico.
600 gr. sarde
aceto
150 gr. pangrattato
50 gr. pecorino grattugiato
1/2 spicchio aglio
20 gr. pinoli
un cucchiaio di uva sultanina
prezzemolo
1 uovo
Pulite accuratamente le sarde privandole della testa, apritele a libro eliminando la spina centrale. Stendetele in una terrina irrorandole con aceto, dopo circa 1/2 ora sgocciolatele e asciugatele bene aiutandovi con la carta cucina, adagiatele su un piano. Preparate una parte di pangrattato con pecorino, pinoli, uvetta, aglio e prezzemolo finemente tritati, sale se necessario, il pecorino potrebbe essere sufficiente a insaporire il ripieno. Distribuitene una cucchiaiata su metà delle sarde, l’altra metà servirà da copertura. Passate la coppia di sarde prima nell’uovo battuto e poi nel pangrattato, quindi friggetele in olio caldo.
Volendo evitare la frittura per la cottura delle sarde a beccafico, potrete utilizzare il forno, cospargendo sulla superficie delle sarde un poco di olio.