Quest’anno ho voluto provare il metodo Ferber per la preparazione della confettura di albicocche. Ho semplificato il metodo (che ho denominato metodo Ferber/Erminia) e diminuito la quantità di zucchero, ottenendo ugualmente il risultato finale che si prefigge Christine Ferber: far cuocere poco tempo la frutta. Ovviamente per essere certi della tenuta nel tempo della confettura bisogna necessariamente procedere alla sterilizzazione finale tramite bollitura prolungata.
Il prodotto ottenuto è sicuramente molto buono, bisogna solo avere un po’ di pazienza in più perchè le fasi di lavorazione hanno degli intervalli da rispettare.
Ingredienti:
1 kg polpa albicocche
500 gr. zucchero
Raccogliete in una ciotola le albicocche denocciolate e tagliate a pezzi più o meno grossi e amalgamateli con lo zucchero, coprite la ciotola con pellicola per alimenti e lasciate a macerare la frutta per due ore.
Trascorso più o meno il tempo indicato, trasferite le albicocche in una pentola piuttosto larga e portatele a ebollizione per circa 5 minuti. Trasferite la frutta in un recipiente di ceramica e copritela con carta forno, e appena la frutta raggiunge la temperatura ambiente ponetela in frigo lasciandola riposare per 12 ore.
Trascorse più o meno le 12 ore, filtrate la frutta raccogliendo il succo in una pentola che porrete sul fuoco portando a ebollizione il succo ricavato fino a ridurlo al 50% ciò avverrà in 10/15 minuti di cottura.
A questo punto aggiungete le albicocche al succo ristretto e fate cuocere per 10 minuti, fate la consueta prova piattino per accertare la giusta densità.
Trasferite la confettura nei barattoli (puliti e asciutti), chiudeteli bene e teneteli capovolti in attesa che si crei il vuoto d’aria (il centro del coperchio subirà una depressione verso l’interno).
Procedete alla sterilizzazione ponendo i barattoli in una pentola con acqua sufficiente a coprirli, portate a ebollizione per 25 minuti. Estraete i barattoli quando l’acqua si raffredda.