Dopo aver letto il procedimento piuttosto complicato dell’originaria ricetta per la preparazione della marmellata di arance amare , ho voluto preparare la marmellata di arance amare con la mia semplice ricetta ottenendo un risultato strepitoso, infatti l’ho già preparata due volte a distanza di pochi giorni.
Il procedimento richiede un poco di pazienza per l’aspetto rugoso della buccia e la presenza di numerosi semi, ma la ricetta è accessibile anche a coloro che non familiarizzano con i fornelli.
Le arance amare non si trovano in commercio, ma in qualunque giardino di agrumi si trovano piante che le producono perchè sono le piante utilizzate come portainnesti per molti agrumi.
Ingredienti:
1 kg. polpa di arance amare
750 gr. zucchero
Lavate e asciugate le arance, prelevate una parte di bucce (circa 100 gr.) facendo attenzione a escludere la parte bianca, e tagliatele a filettini che farete sbollentare per alcuni minuti. Scolate i filetti di bucce e immergeteli nuovamente in rinnovata acqua bollente. Ripetete l’operazione altre due/tre volte.
Eliminate dalle arance la parte bianca che avvolge la polpa e eliminate i numerosi semi, mentre riducete a pezzetti la polpa di arance.
Raccogliete e pesate il succo e la polpa delle arance, quindi ponete in una casseruola lo zucchero (750 gr. per un Kg. di polpa e succo di arance), le bucce sbollentate e la polpa di arance.
Iniziate la cottura della marmellata che si protrarrà mediamente intorno a 40/45 minuti, durante la cottura eliminate eventuali semi sfuggiti al primo controllo che saranno facilmente individuabili perchè vengono in superficie. Mescolate spesso la marmellata senza schiumarla (io non lo faccio mai perchè ritengo inutile eliminare una parte di zucchero), tanto la schiumosità che si crea viene riassorbita durante la cottura.
Fate la prova piattino per accertare l’avvenuta cottura tenendo presente che questa marmellata rispetto ad altre ha la caratteristica di addensarsi maggiormente quando si raffredda.
Riempite i barattoli puliti e asciutti, chiudeteli e teneteli capovolti per alcune ore.
La marmellata così ottenuta può essere gustata subito, ma diventa ancora più buona dopo un periodo piuttosto breve di riposo.