L’asparago

Per coloro che sono interessati all’argomento, riporto quanto è emerso da una ricerca di notizie da me fatta sull’apporto benefico degli asparagi, motivo per cui se ne consiglia il consumo. 

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Le caratteristiche positive e negative dell’asparago selvatico

 

Gli asparagi selvatici sono molto ricchi di sostanze protettive e stimolanti. Un

 

etto di asparagi fornisce quasi 25 milligrammi (la millesima parte di grammo)

 

di vitamina C (equivalenti a circa un terzo del fabbisogno giornaliero di un

 

adulto) e copre il 75% delle necessità quotidiane di acido folico, una vitamina

 

indispensabile per la moltiplicazione cellulare e la sintesi di nuove proteine.

 

Gli asparagi selvatici sono anche una buona fonte di caroteni (che nell’organismo

 

saranno poi trasformati in vitamina A, dotata di proprietà antiossidanti e

 

protettive della pelle e delle mucose che rivestono soprattutto le vie respiratorie

 

e l’apparato digerente) e di vitamina B2, necessaria per trasformare gli alimenti

 

in energia.

 

Questo vegetale può essere consumato, oltre che per la sua bontà, anche per

 

aumentare la fluidità del sangue, come rimineralizzante (buono il contenuto

 

in calcio e ferro, molto abbondante il potassio), per regolarizzare l’intestino

 

pigro, per stimolare la diuresi (grazie al già ricordato potassio e all’asparagina,

 

sostanza azotata tipica di questo vegetale) e per favorire in definitiva

 

la depurazione dell’organismo. Non va dimenticato tuttavia che il

 

consumo abbondante di asparago selvatico, come pure di quello coltivato,

 

è sconsigliato a chi soffre di insufficienza renale, di nefrite e di gotta per il

 

notevole contenuto di sostanze ricche di azoto.

(Paolo Pigozzi)

 

Ananas

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L’ananas è un frutto coltivato nelle regioni tropicali, molto diffuso perchè allo stato fresco i frutti raggiungono tutto il mondo.

E’ una pianta che produce infruttescenze “pine” con un caratteristico ciuffo di foglie all’apice, di peso variabile da uno a dieci kg., e dalla polpa giallastra , ricca di succo profumato.

Si trova in commercio sia fresco che in scatola, apprezzato per il suo sapore caratteristico dovuto al suo contenuto in zucchero, acidi organici, vitamine A, B, C. Il succo fresco è ricco di un enzima dalle caratteristiche simili a quelle della pepsina dello stomaco, in grado di demolire le carni, per questo l’ananas è indicato come  contorno agli arrosti. Questo enzima (la bromelina) ha applicazioni come antinfiammatorio e antiedematoso.

L’ananas fresco si prepara affettandolo ed eliminando la scorza e la parte centrale, legnosa e immangiabile.

Si consuma tal quale o misto ad altra frutta (macedonie di frutta). E’ utilizzato per arricchire le insalate, per la preparazione di piatti particolari e di numerosi dolci.

Frutta secca

La frutta secca si divide in due categorie: glucidica e lipidica.

La frutta glucidica è ricca di zuccheri e povera di grassi. E’ ottenuta da frutta fresca essiccata o candita nello zucchero, costituisce un valido alimento specie nelle giornate invernali, per il suo elevato potere energetico. Essa fornisce un concentrato di sostanze nutritive sopratutto in carboidrati.

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La frutta lipidica è ricca di grassi e povera di zuccheri. I grassi in essa contenuti sono prevalentemente monoinsaturi, quindi assumendoli in quantità moderate sono validi alleati per la nostra salute e il nostro benessere quotidiano.

L’aggiunta di piccole quantità di noci, mandorle, nocciole e arachidi all’insalata mista, oltre ad arricchirne il gusto riduce il rischio di cardiopatie.

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Cedro

cedri 002.jpgIl cedro è un agrume la cui pianta può raggiungere 4 metri di altezza, i boccioli dei fiori si presentano rossastri, ma diventano bianchi e profumatissimi quando si aprono. Il frutto si presenta di forma più o meno allungata, di colore giallo chiaro (il colore più intenso è sinonimo di eccessiva maturazione) e con la superficie piuttosto rugosa. La parte interna della scorza è bianca, soffice e abbondante.

Il cedro privato della parte gialla risulta molto gradevole al palato, si consuma a fette cosparse di poco sale. Se ne consiglia il consumo per regolare la pressione sanguigna e nei casi di anemia  essendo ricco di sali minerali e di vitamina C.

E’ impiegato nell’industria conserviera e di trasformazione che fornisce il settore enogastronomico (pasticcerie, gelaterie, liquorifici, ristoranti).

In casa è possibile preparare ottime marmellate e candire le scorze comprensive della parte bianca.

Arancio

 

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La pianta è originaria della Cina e dell’India; viene coltivata da noi nelle regioni mediterranee. Se ne conoscono molte varietà, ma quella più largamente coltivata è il citrus sinensis detta arancia dolce. I suoi fiori di colore bianco con il loro profumo caratterizzano la primavera, quando una esplosione di fioritura rende gradevolissima l’aria che si respira. Il frutto invernale è quanto di più generoso abbia potuto fornire la natura, infatti essendo ricco di vitamina C è considerato un valido antiossidante. Inoltre rinforzando le difese immunitarie è utile nella cura delle malattie da raffreddamento.

La pectina contenuta nelle arance aiuta ad abbassare il colesterolo e favorisce la circolazione sanguigna perchè rafforza i capillari.

Ci sono quindi tante buone ragioni per farne un largo utilizzo. E’ buona norma durante il periodo invernale consumare quotidianamente un succo ricavato da arance appena spremute.

In cucina si presta a varie preparazioni: dolci, liquori, marmellate, bucce candite. essenze, bevande.

Pistacchio


 

pistacchi.jpgIl pistacchio è il seme contenuto nel frutto dell’omonima pianta(Pistacia vera), un albero esile che non ha un vero e proprio fusto e che si presenta molto ramificato sin dalla sua base . La sua altezza massima è di una decina di metri con chioma alta e particolarmente fitta. La Pianta del Pistacchio è originaria dell’Asia Minore ed attualmente coltivata soprattutto nel Medio Oriente, in Tunisia, in California, in Cina ed infine nella bella e solare Sicilia.

Il Pistacchio in genere predilige climi caldi ed asciutti. I pistacchi siciliani, esattamente quelli provenienti da Bronte, avvantaggiandosi della composizione ricca di minerali quale è quella del terreno vulcanico dell’Etna, acquisiscono un sapore ed un aroma particolare. Questi pistacchi, che sono tra i più rinomati in tutto il mondo, vengono coltivati ad un’altitudine compresa tra i 300 e gli 800 metri.

Se vorrete acquistare un prodotto di assoluta qualità andrete sul sicuro scegliendo i pistacchi di Bronte. Infatti questi vengono diffusamente utilizzati dalle pasticcerie locali per confezionare dolci eccezionali.

Infine i pistacchi si prestano ad essere consumati al naturale, tostati e salati, oppure come ingrediente nelle preparazioni di salse, condimenti, marzapane, primi piatti, gelati e dolci vari.

Informazioni nutrizionali
I pistacchi, quando consumati al naturale, rappresentano un alimento povero di sodio e colesterolo e ricco di fosforo, rame, vitamina B6, tiamina, potassio, ferro e manganese. Ma attenzione a non abusarne, infatti a causa del loro elevato contenuto in grassi, l’apporto calorico è molto alto.

Ecco uno dei dolci di Natale, preparati in Sicilia, il cui ingrediente principale è il pistacchio.

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