Caponata siciliana

Sono tante le varianti della caponatina, piatto tipico della mia terra, la mia amata Sicilia. Questa è la ricetta alla maniera di Nicola. Basta avere un pò di pazienza nel realizzarla ma dopo, vi assicuro, c’è da leccarsi i baffi!

Volendone preparare una maggiore quantità si può conservare mettendola in barattoli e procedendo alla sterilizzazione mediande bollitura  per 30 minuti.

Ingredienti:

ricetta-caponata.jpg

  • 2 peperoni rossi
  • 1 peperone verde o giallo
  • 1 melanzana
  • 2 patate piccole
  • cuore di sedano
  • 1 cipolla
  • 20 gr. pinoli
  • un cucchiaio di uvasultanina
  • 1/2 cucchiaio di capperi
  • 2 cucchiai aceto
  • 1 cucchiaio zucchero
  • peperoncino (facoltativo)

 

ricetta-caponata-..jpgPulire e tagliare a tocchetti tenendoli separati: i peperoni, la melanzana, le patate, il sedano e la cipolla (affettata finemente).

In una padella scaldare l’olio e far dorare uno alla volta ogni ingrediente con il sale richiesto, mettendoli man mano da parte per poi riunirli nel completamento della cottura (per guadagnare tempo è opportuno avvalersi dell’uso di 2 padelle).

Riunire il tutto in una capiente padella aggiungendo pinoli, rondelle di peperoncino, uvetta e capperi. Amalgamare per il tempo necessario a completare la cottura, quindi aggiungere 1 cucchiaio di zucchero e 2 cucchiai di aceto aumentando l’intensità della fiamma per favorire l’evaporazione dell’aceto.caponata-siciliana.jpg

  

Trasferire la caponata in un piatto di portata e servirla fredda, un tempo di riposo sarà necessario per gustare al meglio questa buonissima caponata siciliana.

 

Spaghetti con le cozze

Trattasi di una ricetta che può essere considerata piatto unico tenendo conto del valore nutrizionale degli ingredienti, inoltre ha il vantaggio di richiedere pochissimo tempo per la sua preparazione. Naturalmente il gusto migliora utilizzando le cozze fresche, in tal caso i tempi di  preparazione diventano più lunghi. Il classico piatto prevede come formato di pasta gli spaghetti, ma vi assicuro che le linguine sono eccezionali, forse perchè io adoro le linguine che ritengo riescono a catturare meglio il sapore del condimento usato.

Ingredienti:spaghetti con le cozze.jpg

 

  • gr.350 spaghetti
  • gr.250 cozze grandi surgelate
  • gr.400 polpa di pomodoro
  • 2 spicchi aglio
  • 1 mazzo prezzemolo
  • olio di oliva
  • sale e pepe nero

 

pasta-con-le-cozze.jpgIn una padella con olio soffriggere l’aglio e una parte del prezzemolo tritato,

pasta-con-le-cozze-1.jpgaggiungere la polpa di pomodoro e il sale, far cuocere per circa 10 minuti, poi unire le cozze e un pò di pepe nero.

pasta-con-le-cozze-2.jpgContinuare la cottura per 6 minuti a recipiente coperto. A fuoco spento aggiungere un trito di prezzemolo.

pasta-con-le-cozze-3.jpgCuocere gli spaghetti al dente, scolarli e amalgamarli in padella col condimento già preparato.

 

spaghetti con cozze.jpgServire subito.

Pasta con ” bastardo arriminatu” (alias cavolfiore)

Questo è uno dei piatti tipici della cultura culinaria siciliana, questo nome è dato nella zona del catanese, mentre nella sicilia occidendale è chiamato “pasta cu li vrocculi arriminati” pur utilizzando il cavolfiore. E a proposito di cavolfiori voglio segnalarvi gli ottimi cavolfiori viola coltivati nella piana di Catania.

Ingredienti:ricetta-pasta-cavolfiore.jpg

  • 350 gr. pennette rigate
  • 1 cavolfiore
  • 1 mazzo cipolletta
  • 20 gr. pinoli
  • 20 gr. uvetta
  • 350 gr. passata di pomodoro
  • pepe nero
  • sale
  • olio
  • pecorino

ricetta-pasta--cavolfiore.jpgPulire e separare a ciuffi il cavolfiore, lessarlo in acqua abbondante (salata al punto giusto) e scolarlo conservando il liquido di cottura che servirà per la cottura della pasta.

Tagliuzzare la cipolletta e porla in padella con olio fino a che diventa bionda, aggiungere l’uva passa, i pinoli e la passata di pomodoro, facendo cuocere per qualche minuto. Incorporare il cavolfiore avendo cura di schiacciarlo, continuare la cottura  per circa 15 minuti aggiungendo un mestolo di acqua di cottura che abbiamo tenuto da parte. Finita la cottura completare con del pepe nero macinato.

Nel liquido di cottura del cavolfiore, lessare la pasta al dente per poi condirla col sugo preparato aggiungendo una manciata di pecorino.pasta-bastardo-arriminato.jpg

 

 

Cedro candito

La quantità di zucchero dovrà essere stabilita di pari quantità del peso del cedro privato del nucleo succoso, l’acqua sarà il 20% dello zucchero

 

 

cedro-candito.jpgIngredienti:

  • 1 cedro
  • zucchero
  • acqua

 

 

cottura-cedro-candito.jpgPreparare uno sciroppo con zucchero pari al peso del cedro  e poca acqua (il 20% rispetto allo zucchero), quindi immergere i pezzi di cedro e lasciarli sul fuoco per almeno 1 ora, rigirandoli di tanto in tanto finchè si asciuga lo sciroppo.

cedro-candito..jpgInfine adagiarli su carta forno per farli raffreddare, dopo un pò trasferirli su altra carta forno e tenerli fin quando saranno asciutti. Riporli in un barattolo ermetico mettendo all’interno qualche foglia di alloro.

Cime amarelle saltate

Questa verdura chiamata anche cavolicelli è presente nelle regioni centro-meridionali del nostro paese, considerata “regina” nel territorio etneo, dove nasce spontanea , viene abbondantemente raccolta dall’autunno alla primavera.
Basta lessarla, privarla dell’acqua, condirla con buon olio e diventa ottimo contorno per la salsiccia grigliata.
In questo caso viene presentata una versione poco più elaborata:

 

 cime-amarelle.jpgIngredienti:

  • 1 mazzo amarelle
  • aglio
  • olive nere
  • peperoncino
  • olio

 

 

cime-amarelle-003.jpgDopo aver pulito la verdura scaldarla  e poi privarla dell’acqua di cottura.

In padella versare un cucchiaio di olio, l’aglio e il peperoncino e quando l’aglio assume il colore dorato aggiungere la verdura e a piacere delle olive nere ridotte a pezzetti.

Gamberoni panati

 

 ingredienti-gamberoni.jpgIngredienti:

  • 800 gr. gamberoni
  • 100 gr. pangrattato
  • 80 gr. parmigiano
  • aromi per pesce
  • olio e.v.o
  • sale q.b.


 

preparazione-gamberoni.jpgLavare i gamberoni, metterli a gocciolare e procedere all’eliminazione del guscio.

A parte preparare il pangrattato aggiungendo il formaggio e gli aromi per pesce, aggiustando di sale se necessario.

Immergere nell’olio i gamberoni, passarli nel pangrattato condito e infilarli a gruppi di 4 negli spiedini di legno.

Adagiarli in una teglia e poco prima di servirli, passarli in forno 180° per circa 5/6 minuti.gamberoni-panati.jpg

 

Torta di patate

Ricetta semplice che fa riscoprire i sapori genuini di una volta…….

ingredienti torta patate.jpgIngredienti:

  • 1 kg. patate
  • 1 uovo
  • 4 uova sode
  • 500 gr. passata di pomodoro
  • 50 gr. burro
  • 100 gr. pecorino gratt.
  • 100 gr. sottilette
  • pangrattato

Cuocere le  patate in acqua salata, pelarle e passarle nello schiacciapatate. Mescolarle con iltorta patate.jpg burro e il pecorino grattugiato e l’uovo battuto amalgamando bene, stendere uno strato dell’impasto sul fondo di una teglia imburrata, sovrapporre la salsa preparata con la passata di pomodoro, le fette di uovo sodo e le sottilette. Coprire con altro strato di patate, cospargere la superficie con pangrattato. Mettere in forno e tenerla fintanto che la torta raggiunge la giusta doratura. torta patate ..jpg

Peperonata

Questa è una versione molto semplificata della “Caponata siciliana”, è comunque una pietanza gustosa e abbastanza veloce per chi ha poco tempo da dedicare in cucina.

ingredienti-peperonata-..jpgIngredienti:

  • 1 peperone rosso
  • 1 peperone giallo
  • 1 melanzana piccola
  • 1 cipolla
  • sale
  • olio
  • peperoncino
  • aceto
  • zucchero 

peperonata.jpgPulire e tagliare a tocchetti peperoni e melanzana (quest’ultima cospargerla con un pò di sale e lasciarla in un recipiente inclinato per favorire l’uscita del liquido scuro che porta con sè l’acidità e l’amaro della melanzana. Affettare finemente la cipolla e  farla appassire in un tegame, prima con poca acqua fino a completo assorbimento, poi aggiungere l’olio e i tocchetti di peperoni lasciando cuocere per 10 minuti. A questo punto aggiungere la melanzana, qualche pezzetto di peperoncino e continuare la cottura per altri 10 minuti, quindi versare 2 cucchiai di aceto e 1 cucchiaio di zucchero, mescolare per qualche minuto fino a completa evaporazione dell’aceto.

Servire freddo per esaltare il sapore dell’agrodolce.

Cardi in pastella

Per realizzare questa pietanza è necessario preparare la pastella con un lieve anticipo (circa 1/2 ora) . Dovrà risultare fluida, senza grumi, omogenea, ma non tanto liquida da lasciare i pezzi da pastellare scoperti.

Inoltre la frittura dovrà essere fatta in olio molto caldo, per evitare che l’olio penetri all’interno dell’impasto.

 

ingredienti cardi in pastella.jpgIngredienti:

  • 1 mazzo di cardi
  • 200 gr. farina 00
  • 5 gr. lievito di birra
  • sale
  • olio per friggere

 

preparazione cardi in pastella.jpgPulire accuratamente i cardi staccando la parte più tenera e privandola dei filamenti. Far lessare per 1 minuto e metterli a gocciolare bene.

Preparare la pastella: in un recipiente versare la farina  e al centro il lievito sciolto nell’acqua calda, il sale e l’acqua tiepida sufficiente ad ottenere la giusta consistenza. Attendere che avvenga la lievitazione della pastella.

Riscaldare abbondante olio e friggere i pezzi di cardi passati nella pastella, quindi adagiarli su carta assorbente prima di sistemarli nel piatto di portata. Servire caldi.

cardi in pastella.jpg

Pistacchio


 

pistacchi.jpgIl pistacchio è il seme contenuto nel frutto dell’omonima pianta(Pistacia vera), un albero esile che non ha un vero e proprio fusto e che si presenta molto ramificato sin dalla sua base . La sua altezza massima è di una decina di metri con chioma alta e particolarmente fitta. La Pianta del Pistacchio è originaria dell’Asia Minore ed attualmente coltivata soprattutto nel Medio Oriente, in Tunisia, in California, in Cina ed infine nella bella e solare Sicilia.

Il Pistacchio in genere predilige climi caldi ed asciutti. I pistacchi siciliani, esattamente quelli provenienti da Bronte, avvantaggiandosi della composizione ricca di minerali quale è quella del terreno vulcanico dell’Etna, acquisiscono un sapore ed un aroma particolare. Questi pistacchi, che sono tra i più rinomati in tutto il mondo, vengono coltivati ad un’altitudine compresa tra i 300 e gli 800 metri.

Se vorrete acquistare un prodotto di assoluta qualità andrete sul sicuro scegliendo i pistacchi di Bronte. Infatti questi vengono diffusamente utilizzati dalle pasticcerie locali per confezionare dolci eccezionali.

Infine i pistacchi si prestano ad essere consumati al naturale, tostati e salati, oppure come ingrediente nelle preparazioni di salse, condimenti, marzapane, primi piatti, gelati e dolci vari.

Informazioni nutrizionali
I pistacchi, quando consumati al naturale, rappresentano un alimento povero di sodio e colesterolo e ricco di fosforo, rame, vitamina B6, tiamina, potassio, ferro e manganese. Ma attenzione a non abusarne, infatti a causa del loro elevato contenuto in grassi, l’apporto calorico è molto alto.

Ecco uno dei dolci di Natale, preparati in Sicilia, il cui ingrediente principale è il pistacchio.

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