Crostata di ananas

Questo dolce dal gusto un pò esotico è adatto sia come dessert  sia come gustosa merenda per i ragazzi.

Volendo ottenere un gusto più ricco e morbido, far macerare le fette di ananas nel rum o altro liquore a piacere.

Ingredienti

crostata-ananas-1.jpgper la pasta frolla:

  • 150 gr. di farina
  • 80 gr. di burro
  • 60 gr. di zucchero
  • 1 uovo

per la copertura:

  • 250 gr. ananas in scatola
  • 2 cucchiai di zucchero

crostata-ananas-2.jpgImpastate il burro ammorbidito con 60 gr. di zucchero, l’uovo e la farina. Formate una palla di pasta e lasciate a riposare dentro un recipiente coperto in luogo fresco per circa un’ora. Foderate una teglia (cm.22), leggermente imburrata e spolverizzata di farina, con la pasta frolla tenendo i bordi un po rialzati. Adagiatevi sopra le fette di ananas ben sgocciolate e copritele con un velo di zucchero.

Ponete il recipiente in forno caldo e lasciatelo per 40 minuti a calore moderato.

crostata-ananas-3.jpgServite la crostata quando si sarà raffreddata.

Tonno all’ortolana

Ricetta esclusiva di Nicola, vale la pena provarla, risolve in tutt’uno la preparazione di primo, secondo e contorno. Il gusto poi, eccezionale!

Ingredienti:ricetta-tonno.jpg

  • 800 gr. tonno in unica fetta
  • 1 peperone
  • 1 melanzana
  • 1 zucchina
  • 1 costa di sedano
  • 1 patata
  • 4 cipolline
  • 1 spicchio aglio
  • prezzemolo
  • 1 peperoncino
  • 400 gr. polpa di pomodoro
  • 100 gr. vino bianco
  • olio/sale

Pulire e tagliare a tocchetti tutte le verdure (peperone, melanzana, zucchina, sedano, patata, cipollina), versarli in un tegame capiente insieme a una parte di prezzemolo, all’aglio, al peperoncino, al sale e all’olio.

ricetta-tonno-..jpgFar appassire a fiamma moderata per circa 10 minuti. Quindi fare spazio al centro del tegame per inserire la fetta di tonno da far rosolare da ambo le parti. Ricomporre le verdure anche sul tonno, irrorare con mezzo bicchiere di vino bianco e poco dopo aggiungere la polpa di pomodoro. Proseguire la cottura a recipiente coperto per 20 minuti. A fine cottura cospargere con altro prezzemolo.

pasta-al-sugo-di-tonno-.jpgUna parte del condimento potrà essere usata per preparare un primo piatto.

Zuppa di fave e bietole

zuppa-di-fave-ricetta.jpgIngredienti:

  • 160 gr. spaghetti spezzettati
  • 200 gr. fave secche sgusciate
  • 1 kg. bietole selvatiche
  • 1 mazzetto finocchio selvatico
  • 1 mazzo cipolletta
  • olio / sale / pepe nero

zuppa-fave-.jpgMettere in ammollo per 12 ore le fave. Pulire e lavare la verdura, tagliarla a piccoli pezzi e versarla in una pentola insieme alle cipollette affettate e alle fave ammollate, aggiungere acqua e sale e iniziare la cottura per circa 50 minuti. A questo punto unire gli spaghetti spezzettati e a cottura ultimata completare con 2 cucchiai di olio e.v.o. e una spolverata di pepe nero.

 

Pasta con le sarde

Per questa pasta solitamente chiamata “Pasta alla palermitana” è utilizzato il formato bucatino, ed ecco il procedimento alla maniera di Nicola.

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  • 350 gr.bucatino
  • 400 gr. sarde
  • 1 mazzo finocchio riccio
  • 200 gr. passata di pomodoro
  • 4 cipollette
  • pinoli e uvapassa

 

  

Pulite e lessate il finocchietto, quindi tritatelo lasciando da parte il liquido di cottura che servirà per cuocere i bucatini.

Pulite accuratamente le sarde, privandole di tutte le spine e riducendole a piccoli pezzi.

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In una padella friggete le cipollette, aggiungete le sarde continuando la cottura per qualche minuto, quindi aggiungete prima la passata di pomodoro e dopo 5 minuti il finocchietto, i pinoli e l’uvapassa. Coprite la padella per continuare la cottura altri 10 minuti, mescolando di tanto in tanto. Se il composto risulterà troppo denso aggiungete un poco di liquido di cottura messo da parte.

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Lessate i bucatini e conditeli con il composto di sarde. Serviteli cospargendoli con pecorino.

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Semolino con borragine

ricetta-borragine

Un piatto nato per caso, che ha riscosso notevole successo. Avendo trovato in giardino delle piante di borragine nate spontaneamente, mi sono documentata sulle proprietà di questa verdura e quindi ho ritenuto fosse il caso di dedicarle almeno una ricetta. Poiché capita di trovarla in commercio vi consiglio di provarla perché dietro l’aspetto ruvido si nasconde una natura tenera e delicata.

boraggine-con-semolino.jpgIngredienti:

  • kg.1 borragine
  • gr. 150 semolino
  • gr. 150 prosciutto cotto
  • gr. 60 burro
  • gr. 100 grana grattugiato

 

ricetta-semolino-con-boraggine ..jpgPulire accuratamente la verdura privandola dei filamenti e tagliandola in parti più o meno piccole. Versarla in acqua bollente e dopo qualche minuto aggiungere pian piano il semolino mescolando continuamente per evitare il formarsi di grumi.

 

ricetta-semolino-con boraggine.jpgAd assorbimento completo del semolino (che avrà raggiunto la giusta consistenza equilibrando bene la quantità di acqua e semolino, circa 1 lt. per 100 gr. semolino) aggiungere il prosciutto spezzettato, continuando ad amalgamare per qualche istante. Spegnere il fuoco, incorporare il burro e il formaggio grana grattugiato.

ricetta-borragine


Si ottiene un piatto dal gusto molto delicato, ma con un buon apporto calorico, quindi adatto alle fredde serate invernali.

Gelo di agrumi

gelo-di-agrumi 7

Dopo il gelo di limoni, che preferisco in assoluto, il secondo posto lo attribuisco a questo gelo di agrumi misti, vale la pena provarlo perchè non può non piacere, parola di Nicola!

gelo-di-agrumi.jpgIngredienti:

  • 1 lt. succo di arance, mandarini e limone
  • 200 gr. zucchero
  • 75 gr. amido per dolci

Mescolare accuratamente l’amido con lo zucchero, e quando saranno ben amalgamati aggiungere il succo degli agrumi filtrato, poco alla volta, mescolando continuamente per evitare il formarsi di grumi.

Porre sul fuoco e rigirando spesso attendere che il liquido vada in ebollizione. Tenere ancora qualche minuto e poi versare in unico stampo bagnato precedentemente, o in formine individuali.

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Attendere che la gelatina sia fredda prima di porla in frigo, dove dovrà riposare parecchie ore. Sformare poco prima di servirla.

 

Sarde a beccafico

Le sarde a beccafico rappresentano un piatto povero ma molto gustoso della tradizione siciliana, con qualche variante da una città all’altra. Questa è la maniera in cui le sarde a beccafico vengono preparate nella mia famiglia e possono essere presentate come antipasto o come secondo piatto se non addirittura come piatto unico.

Ingredienti:
ricetta-sarde-beccafico.jpg

600 gr. sarde

aceto

150 gr. pangrattato

50 gr. pecorino grattugiato

1/2 spicchio aglio

20 gr. pinoli

un cucchiaio di uva sultanina

prezzemolo

1 uovo

sarde-beccafico.jpgPulite accuratamente le sarde privandole della testa, apritele a libro eliminando la spina centrale. Stendetele in una terrina irrorandole con aceto, dopo circa 1/2 ora sgocciolatele e asciugatele bene aiutandovi con la carta cucina, adagiatele su un piano. Preparate una parte di pangrattato con pecorino, pinoli, uvetta, aglio e prezzemolo finemente tritati, sale se necessario, il pecorino potrebbe essere sufficiente a insaporire il ripieno. Distribuitene una cucchiaiata su metà delle sarde, l’altra metà servirà da copertura. Passate la coppia di sarde prima nell’uovo battuto e poi nel pangrattato, quindi friggetele in olio caldo.

sarde-beccafico-1.jpgVolendo evitare la frittura per la cottura delle sarde a beccafico, potrete utilizzare il forno, cospargendo sulla superficie delle sarde un poco di olio.

Triglie alla livornese

Preparare le triglie alla livornese è sicuramente la maniera ottimale per esaltare la bontà di questo pesce, eccovi la ricetta da seguire scrupolosamente.

Ingredienti:triglie-ricetta.jpg

  • gr.800 triglie
  • gr.400 polpa pomodoro
  • 1 costa sedano
  • 2 spicchi aglio
  • prezzemolo
  • farina bianca
  • 5 cucchiai olio
  • sale e pepe nero

triglie-ricetta-..jpgPulire, squamare e asciugare le triglie, tenendole da parte.

Tritare aglio, sedano e prezzemolo, con metà olio  friggere a fuoco moderato per qualche minuto, unire la polpa di pomodoro, il sale, il pepe e continuare la cottura per circa 20 minuti.

Quando la polpa sarà a metà cottura, infarinare le triglie e farle rosolare da ambo i lati in padella con il restante olio, salare e pepare leggermente.

Passare al setaccio il composto di pomodoro lasciando scendere il passato sulle triglie disposte in padella in unico strato, aggiungere il restante prezzemolo tritato. Continuare la cottura a fuoco molto moderato per altri 10 minuti.

triglie-alla-livornese.jpg Servire ancora caldo.

 

Frittata di amarelle

Tutte le frittate sono più o meno buone, ma quella di amarelle è senz’altro fra le migliori.

frittata-amarelle.jpgIngredienti:

  • 1 mazzo amarelle
  • 100 gr. pecorino gratt.
  • 6 uova
  • olio
  • sale

frittata-amarelle-1.jpgPulire e lessare in acqua salata le parti tenere della verdura. Metterla a gocciolare, strizzandola affinchè perda l’acqua eccedente. Battere le uova,

ricetta-amarelle.jpgaggiungere il pecorino grattugiato e poi la verdura previamente tagliuzzata, amalgamare bene. 

ricetta-amarelle-..jpgIn una padella antiaderente far scaldare bene l’olio e quando sfrigola versare l’impasto cercando di livellare la superficie. Coprire e far rapprendere la frittata a fiamma moderata e ben distribuita. Per una buona riuscita spostare di tanto in tanto la padella affinchè tutte le parti ricevano egual calore. Appena la superficie si sarà ben rappresa capovolgere con movimento rapido la frittata servendosi di un piatto che poggi all’interno della padella. Rimettere la frittata in padella per continuare la cottura dall’altro lato.

ricetta-amarelle-...jpgSistemare su un piatto di portata tenendo all’esterno la facciata cotta prima, che solitamente si presenta meglio.

Crispelle di ricotta e di acciughe

Le crispelle di ricotta e di acciughe sono una specialità catanese che fa parte della rosticceria spesso consumata come piatto unico. Ne facciamo un largo uso durante tutto il periodo della produzione della ricotta, non possono mancare dove c’è una festa di piazza. E’ coinvolgente osservare i crispellai che con grande maestria e rapidità riescono a prepararne un grande numero in men che non si dica, per questo sono forniti di enormi recipienti per la frittura. Qualcuno sostiene che la frittura debba essere fatta in 2 tempi,  infatti ho notato che il secondo ciclo di frittura le rende molto più croccanti all’esterno.

Ingredienti:

ricetta crispelle.jpg500 gr. farina 00

13 gr. lievito di birra

sale q.b.

400 gr. ricotta

qualche filetto di acciuga

1 pizzico di zucchero

ricetta-crispelle ..jpgIn una ciotola versare la farina con il sale e appena un pizzico di zucchero, mettere al centro il lievito sciolto in poca acqua calda, cominciare ad amalgamare aggiungendo man mano acqua calda fino ad ottenere un impasto fluido ed omogeneo. Riporre in luogo caldo per la lievitazione.

Appena l’impasto è pronto (dovrà essere molto elastico) riscaldare l’olio abbondante, meglio se in friggitrice, ungersi le mani e prendere un pò di impasto sul palmo della mano, aggiungere una cucchiaiata di ricotta (ben sgocciolata, è preferibile acquistarla il giorno precedente). Con movimenti veloci ricoprire la ricotta con l’impasto creando una palla da passare man mano nell’olio ben caldo. Con lo stesso procedimento si preparano quelle con il filetto di acciuga che ovviamente assumeranno una forma allungata.

Per la buona riuscita delle crispelle di ricotta e di acciughe è importante non lasciare scoperto il ripieno, per evitare la fuoruscita durante la cottura.

 

crispelle-ricotta-acciughe.jpgAppena le crispelle saranno leggermente dorate uscirle dall’olio poggiandole su carta assorbente. Finiti gli ingredienti ripassare  le crispelle nell’olio caldo fino a completa doratura,  operazione necessaria per renderle croccanti.

Sarà una piccola impresa, ma alla fine il risultato sarà molto soddisfacente.